Dal 23 agosto scorso, sul sito del garante della privacy  è possibile scaricare, compilare e inoltrare all’autorità il modello di denuncia per chi è vittima di cyberbullismo.

Può essere compilato dallo studente vittima dell’abuso se over 14 anni o chi ha la patria potestà, come previsto della legge n. 71 del 29 maggio 2017 che, approvata all’unanimità, prevede che proprio a partire da 14 anni, si possa denunciare senza l’intervento di un adulto, oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete siano essi su un sito web o sui social network.
Come si legge su Orizzonte Scuola [http://www.orizzontescuola.it] le tipologie di offesa sono tante quanto di diversa natura: si va dalla pressione al trattamento illecito di dati, alla diffusione di contenuti on-line aventi ad oggetto il minore oppure un familiare per isolarlo provocando un abuso o la messa in ridicolo attraverso foto e video girati all’insaputa della vittima. Tali soprusi sono ormai ritenuti a tutti gli effetti un reato in quanto le implicazioni psicologiche ed i traumi derivati da tali azioni hanno spesso avuto epiloghi drammatici.
La scuola ha ovviamente un ruolo fondamentale: la norma prevede che ogni istituto scolastico individui tra gli insegnanti un addetto al contrasto e alla prevenzione di questo fenomeno in crescita e che gli stessi studenti siano sensibilizzati sul tema.