In materia di cyber-security la settimana che si avvia alla conclusione è stata particolarmente intensa

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Domenica 14 maggio il programma di Italia1 “Le Iene” ha trasmesso un servizio sul cosidetto “Blue Whale”, un “gioco” che, attraverso la rete, avrebbe spinto un cospicuo numero di teenager al suicidio, con l’ultimo caso che vede il coinvolgimento di una sedicenne di Pescara. Il responsabile di questa ennesima piaga diffusa sul web, per la precisione attraverso il social media russo “VKontakte”, sarebbe un ragazzo russo - Philipp Budeikin, ora in carcere a San Pietroburgo – che avrebbe spinto al suicidio le “vittime” attraverso una coercizione psicologica attuata in cinquanta step che riportiamo, non per dovere di informazione, ma per necessità di sensibilizzazione:
1- Incidetevi sulla mano con il rasoio "f57" e inviate una foto al curatore
2 - Alzatevi alle 4.20 del mattino e guardate video psichedelici e dell'orrore che il curatore vi invia direttamente
3 - Tagliatevi il braccio con un rasoio lungo le vene, ma non tagli troppo profondi. Solo tre tagli, poi inviate la foto al curatore
4 - Disegnate una balena su un pezzo di carta e inviate una foto al curatore
5 - Se siete pronti a "diventare una balena" incidetevi "yes" su una gamba. Se non lo siete tagliatevi molte volte. Dovete punirvi
6 - Sfida misteriosa
7 - Incidetevi sulla mano con il rasoio "f57" e inviate una foto al curatore
8 - Scrivete "#i_am_whale" nel vostro status di VKontakte (VKontakte è il Facebook russo, ndr)
9 - Dovete superare la vostra paura
10 - Dovete svegliarvi alle 4.20 del mattino e andare sul tetto di un palazzo altissimo
11 - Incidetevi con il rasoio una balena sulla mano e inviate la foto al curatore
12 - Guardate video psichedelici e dell'orrore tutto il giorno
13 - Ascoltate la musica che vi inviano i curatori
14 - Tagliatevi il labbro
15 - Passate un ago sulla vostra mano più volte
16 - Procuratevi del dolore, fatevi del male
17 - Andate sul tetto del palazzo più alto e state sul cornicione per un po' di tempo
18 - Andate su un ponte e state sul bordo
19 - Salite su una gru o almeno cercate di farlo
20 - Il curatore controlla se siete affidabili
21 - Abbiate una conversazione "con una balena" (con un altro giocatore come voi o con un curatore) su Skype
22 - Andate su un tetto e sedetevi sul bordo con le gambe a pensoloni
23 - Un'altra sfida misteriosa
24 - Compito segreto
25 - Abbiate un incontro con una "balena"
26 - Il curatore vi dirà la data della vostra morte e voi dovrete accettarla
27 - Alzatevi alle 4.20 del mattino e andate a visitare i binari di una stazione ferroviaria
28 - non parlate con nessuno per tutto il giorno
29 - Fate un vocale dove dite che siete una balena
dalla 30 alla 49 - Ogni giorno svegliatevi alle 4. 20 del mattino, guardate i video horror, ascoltate la musica che il curatore vi mandi, fatevi un taglio sul corpo al giorno, parlate a "una balena"
50 - Saltate da un edificio alto. Prendetevi la vostra vita.

Non solo. Pare che la pratica tragga origine da una vecchia “leggenda metropolitana” datata 2013, divenuta poi psicosi di ampia portata a causa del potenziale invasivo-persuasivo della rete.
Nei giorni scorsi poi, due attacchi hacker di portata mondiale hanno scosso non poco l’opinione pubblica in tema di sicurezza della rete: il ramsomware Wannacry e, notizia di ieri, il virus 'Adylkuzz'. Gli attacchi hanno peraltro “costretto” i big del G7 finanziario riuniti a Bari a interrogarsi sulle possibili risposte da opporre alle minacce diffuse online.
Appare quindi evidente come l’informazione, la sensibilizzazione e – soprattutto – la costante attenzione circa le problematiche connesse all’utilizzo del web si pongano come prioritarie per la costruzione di una coscienza civile che possa perpetrare una piccola rivoluzione culturale a tutela, innanzittutto, dei minori.
Ma una luce in fondo al tunnel del buio cibernetico di questa settimana si è accesa: l’approvazione del disegno di legge 1261 "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo". Dopo due anni di rimbalzi tra le varie commissioni il ddl sul cyberbullismo è stato approvato all'unanimità dalla Camera con 432 voti a favore.
Il disegno, in sintesi, definisce il fenomeno e dovrebbe permettere alle vittime (anche se minorenni, anche senza il permesso dei genitori) di chiedere l’oscuramento o la rimozione della “cyber aggressione”. Funzione centrale sarà quella del Garante per la Privacy, a cui le vittime dovranno rivolgersi nel caso in cui il gestore del sito ignori la loro richiesta. Il testo prevede anche l’istituzione di un Tavolo tecnico interministeriale che coordini gli interventi e metta a punto il piano contro i bulli del web, sui quali verrà applicata una “procedura di ammonimento”: gli over 14 verranno convocati dal Questore assieme ai genitori, e l’ammonimento avrà fine solo al raggiungimento della maggiore età.