L’Europa si mobilita per arginare il fenomeno delle fake news: la Commissione Europea adotta nuove misure per i social come Faebook, Twitter e Youtube dando un sostegno ai media tradizionali per un’informazione corretta e di qualità.

L’obiettivo è quello di stilare un codice di buone pratiche sul tema della disinformazione. Nasce anche la prima piattaforma Ue per fact-checkers "certificati" anche se il codice di condotta resta volontario e senza valore giuridico vincolante: la Commissione Ue valuterà a fine anno se sarà poi necessario introdurre una legislazione specifica. A proposito della comunicazione sulla disinformazione di Bruxelles è previsto un forum di alto livello che riunisca piattaforme, industria della pubblicità, media e società civile per unire gli sforzi nella lotta contro le fake news. Entro luglio questo forum getterà le basi per il codice sulle pratiche che Facebook e altri social network dovranno seguire. L’obiettivo è quello di avere, entro ottobre, una prima valutazione stimabile del loro impatto.

Monitorare il fenomeno del click-baiting, ridurre le opzioni di targeting mirato per il marketing politico, assicurare trasparenza dei contenuti politici sponsorizzare, aumentare le forze per chiudere profili falsi e contrastare troll e identificare i bots che incentivano la disinformazione sono alcune delle misure suggerite dalla Commissione Ue.
Dovrà anche essere garantita e facilitata la valutazione degli utenti, delle fonti affidabili e dei contenuti di qualità e disporre di semplici strumenti per poter segnalare online le fake news, facilitare l'accesso a contenuti che rappresentano diversi punti di vista e consentire ai ricercatori di analizzare le dinamiche della disinformazione sui social e il funzionamento degli algoritmi.

Prima dell’estate la Commissione inoltre sosterrà la creazione di una rete europea indipendente di fact-checkers e a settembre realizzerà una piattaforma europea sulla disinformazione. Bruxelles lancerà anche un nuovo bando per la produzione e la diffusione di informazione di qualità sull'Ue attraverso notizie fondate sui dati. La promozione dell’alfabetizzazione mediatica e il sostegno all’informazione diversificata e di qualità sono fondamenti qualificanti della strategia di Bruxelles. 

L'esecutivo comunitario invita gli Stati membri a "prendere in considerazione schemi di aiuti" pubblici "orizzontali per rispondere ai fallimenti di mercato che danneggiano la sostenibilità del giornalismo di qualità" e in più "misure di sostegno per attività specifiche come formazione giornalistica, innovazione di prodotti e servizi" di informazione. Entro dicembre scatterà la valutazione sui progressi fatti e verrà valutata l'eventuale necessità di ulteriori azioni. 
Per il Commissario Ue alla sicurezza Julian King le "Fake news sono una reale minaccia alla stabilità della società", "una minaccia reale alla stabilità e alla coesione delle nostre società" europee.

 Fonte: TGcom24