Il 26 febbraio, al Piccolo di Milano, Grazia Mattei, direttrice della piattaforma di idee e eventi Meet The Media Guru Mari, ha spiegato: «il digitale è il nuovo umanesimo, qualcosa che non si ferma al solo aspetto tecnico ma coinvolge anche la creatività e l’arte. Un fatto culturale, insomma, prima che tecnologico».  

Nasce Meet, il primo Centro internazionale per la cultura digitale in Italia. 1200 metri quadri dedicati a riempire il divario digitale in Italia, venticinquesima nell’indice Desi dell’economia digitale.  
Il nome vuole sottolineare la necessità di far incontrare le diverse anime della cultura digitale e aprirà allo spazio Oberdan, dove sorge la Fondazione Cineteca Italiana, con cui collaborerà. 
Aprire a Milano non è casuale, svela Giuseppe Sala, presente alla presentazione: «Non esiste nulla di più milanese di quello che stiamo lanciando oggi. Milano è una città aperta, la prima ad aver sperimentato il 5G, crediamo fortemente negli sviluppi del digitale che portano cambiamenti significativi nel nostro territorio». Di milanese non c’è però solo lo spazio, bensì anche la presenza di una delle realtà più importanti della città, la Fondazione Cariplo, che ha sostenuto economicamente il progetto: «Tra le povertà che ci troviamo di fronte c’è anche quella culturale nei confronti della trasformazione che il digitale ha prodotto e sta producendo», ha detto il presidente Giuseppe Guzzetti, aggiungendo che uno dei motivi per cui la Fondazione ha voluto partecipare a Meet è che «questa povertà culturale non consente di utilizzare a pieno le potenzialità che il digitale offre per lo sviluppo economico e delle persone. Invece dobbiamo stimolare la creatività, l’inclusione sociali e le opportunità per i giovani. Meet è un progetto innovativo che porterà l’Italia all’attenzione dell’Europa e del mondo». 
 
L’obiettivo del Centro è quello di diffondere, attraverso il digitale, un focus permanente arte e cultura italiana ma anche del resto del mondo, dando ampio spazio ai più giovani.
Sono quattro le linee di intervento di Meet: una content zone, un laboratorio creativo che sperimenterà nuovi linguaggi e offrirà prodotti multimediali, format e servizi innovativi; un’area dedicata alla ricerca e all’innovazione: si metterà a fattore comune il meglio della ricerca internazionale per capire l’impatto della cultura digitale sulle comunità. Poi, una zona dedicata all’istruzione: corsi, masterclass, workshop e percorsi esperienziali per tutte le età, con l’intento di promuovere la cultura digitale in Italia, andando oltre le competenze digitali di natura tecnica. Per finire, una showcase zone per rilanciare mostre, conferenze e esibizioni in tutto il mondo.  
 
Fonte: lastampa.it